sabato 17 marzo 2018

Aristotele: la formazione integrale e l'educazione di Stato

Il terzo grande filosofo dell'Atene classica è Aristotele.



Egli privilegia l'analisi della realtà. Il suo pensiero etico-pedagogico si esprime soprattutto in due opere: l'Etica Nicomachea e la Politica.
Aristotele, come Socrate, stabilisce uno stretto rapporto tra comportamento morale e felicità. Solo una formazione integrale dell'uomo può permettere di raggiungere l'equilibrio: concetto centrale del pensiero di Aristotele.
L'educazione per Aristotele è essenzialmente educazione morale. Aristotele ha sempre presente la formazione del buon cittadino e il valore più alto per Aristotele risiede nella pura conoscenza , nell'amore disinteressato per il sapere. In quest'ottica, Aristotele riprende il concetto tradizionale di areté, e lo applica alla conoscenza e alla morale. Egli infatti parla due tipi di virtù: l'insegnamento e la ripetizione:

  • virtù dianoetiche, che consistono nell'esercizio dell'intelligenza;
  • virtù etiche, che riguardano il controllo delle passioni da parte della ragione
Aristotele si attiene al giusto mezzo (equilibrio). La felicità si raggiunge quando le virtù sono apprese al più alto livello. Ciò richiede un'educazione adeguata e completa, destinata ai cittadini liberi. 

Nell'educazione degli uomini, concorrono, secondo il filosofo greco, tre fattori: 
  1. natura, cioè predisposizioni di corpo e di spirito;
  2. costume = abitudini, modi di fare, tradizioni...
  3. discorso, ossia l'educazione propriamente detta, cioè gli insegnamenti ricevuti dai maestri.  
Un esempio di concetto, nel quale Aristotele stabilisce un equilibrio (tra cuore e cervello):



Secondo Aristotele lo Stato, che emana le leggi per la vita sociale, deve allora occuparsi anche dell'istruzione, che deve essere identica per tutti e quindi non può essere affidata ai privati: è allora necessaria un'educazione statale.
Aristotele prevede una educazione composta di tre cicli di sette anni ciascuno: 
il primo, da 0 a 7 anni affidato alla famiglia, e gli altri due, da 7 a 14 anni e da 14 a 21 anni, affidati allo Stato. 
L'educazione deve mirare alla perfetta formazione armonica dell'uomo, tenendo conto di tutti gli aspetti:

- fromazione fisica
- formazione intellettuale
- formazione morale: il teatro in particolare, secondo Aristotele, suscita nello spettatore un forte coinvolgimento educativo, che "libera" temporaneamente lo spettatore dalle emozioni. 

Così, Aristotele si fa assertore di una educazione liberale per la quale devono contribuire discipline come letteratura, ginnastica, musica e disegno. 





L'insegnamento della musica 


Quattro sono all'incirca le materie con cui si suole impartire l'educazione, la grammatica, la ginnastica, la musica e il disegno. Grammatica e disegno sono utili alla vita e di vasto impiego, la ginnastica sviluppa il coraggio, ma sulla musica potrebbe già sorgere qualche dubbio..

Lo stare in ozio par che contenga da sé il piacere, la felicità, uno stato di vita beato. E ciò appartiene non a quelli che operano, bensì a quelli che stanno in ozio, perché chi è in attività lo è proprio perché vuol raggiungere un qualche fine che intellettualmente non possiede, mentre la felicità è fine e tutti la ritengono accompagnata non dal dolore ma dal piacere. I migliori, comunque, cercano il piacere migliore e che deriva dalle fonti più belle. Per ciò gli antenati inclusero la musica nell'educazione non in quanto necessaria, ma in quanto essa serve a ottenere lo svago nobile che c'è nell'ozio e per questo pare che l'abbiano introdotta.  In realtà essi le danno un posto in quella forma di ricreazione che ritengono propria degli uomini liberi. Esiste una forma di educazione nella quale bisogna educare i figli non perché utile né perché necessaria, ma perché liberale e bella.






Aristotele ha lasciato libri destinati esclusivamente ai suoi studenti, chiamati esoterici ed altri invece destinati a un pubblico più ampio, definiti essoterici, che però non sono arrivati fino a noi.
Due discipline assumono una particolare importanza: la filosofia prima e la logica. La filosofia prima è quella che oggi chiamiamo metafisica e che si occupa dell'essenza delle cose.
La logica costituisce invece uno studio propedeutico: in quanto fornisce gli strumenti stessi della ricerca: infatti studia le leggi del funzionamento corretto del pensiero, espresso attraverso il discorso. 
La logica si occupa di molti argomenti, come l'analisi dei ragionamenti...
Lo scopo di Aristotele esprime due considerazioni a proposito del ragionamento induttivo e del ragionamento deduttivo ancora valide tutt'oggi.

Ragionamento induttivo

Questo ragionamento passa dai casi particolari a una conclusione generale. Le conclusioni del ragionamento induttivo non sono certe, ma solo provvisorie, a meno che non si possano verificare tutti i casi.

Ragionamento deduttivo

La deduzione è un ragionamento con il quale dal principio generale si ricava il caso particolare.




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