e indossava la toga virilis
Toga praetexta e virilis |
Che era detta anche libera, per partecipare simbolicamente all'ingresso nel mondo degli adulti.
Spettava al pater stabilire a che età il figliuolo dovesse affrontare questa svolta cruciale (solitamente, dai 13-14 ai 17-18 anni). Il genitore doveva anche tener conto anche dei tempi necessari per l'indottrinamento ad hoc = appropriato, adatto ad un determinato scopo, adeguato, prima di stabilire che fosse venuto il momento giusto, perché il rito prevedeva che gli attori seguissero un copione piuttosto complesso..
La cerimonia segnava l'ufficializzazione della raggiunta maggiore età del giovane prevalentemente su un piano e per ambiti socio-familiari, piuttosto che giuridici...
Era una sorta di esame, che si superava dimostrando la propria preparazione. Il fatto che questo rito ricalcasse molto da vicino quello relativo alla traductio della sposa dalla casa paterna a quella del novello sposo, sia negli aspetti precedenti che nel clou (rappresentato dalla pompa solenne, sta a significare l'abbandono definitivo dell'infanzia e l'assunzione di compiti e ruoli da adulti da parte dei propri componenti.
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