venerdì 3 novembre 2017

L'insegnante e il gruppo classe

L'immagine che l'allievo ha elaborato dell'insegnante incide sul suo comportamento.
Un ragazzo, infatti, è molto sensibile al giudizio del gruppo dei pari, cioè del gruppo classe, al punto di modificare i propri comportamenti sulla base di tale opinione.
Lo psicologo francese Marcel Postic, rileva che il gruppo classe è caratterizzato da:
- un gruppo di bambini o adolescenti
- un solo adulto (l'insegnante);
- rapporti costanti;
- presenza obbligatoria e finalizzata a uno scopo (istruirsi);
- ambiente funzionale e attrezzato (la classe).




Anche i rapporti all'interno del gruppo classe sono influenzati da fattori esterni: l'ambiente di provenienza di ciascuno studente, l'estrazione sociale, la disponibilità economica ecc., tutti fattoriche possono determinare la formazione di sottogruppi.
Ogni allievo infatti è "sballottato" tra l'influenza degli insegnanti e quella dei coetanei. Il sociologo statunitense Talcott Parsons ha tratto la conclusione che esistono 2 tipi di gruppo classe:
1. Il gruppo che accetta le regole del gioco e quindi persegue il prestigio derivante dal successo scolastico.
2. Il gruppo che sviluppa un orientamento egocentrico centrato sul comportamento dei coetanei.






Oggi  si ritiene che la situazione sia più complessa e che l'allievo subisca varie influenze: alcune sono tra loro incompatibili e generano un conflitto di ruoli che si traduce in un comportamento ambivalente.

Il dialogo educativo dipende da fattori esterni, ma anche dal ruolo dell'insegnante...
Secondo lo psicologo tedesco Kurt Lewin esistono 3 tipologie di stili relazionali (tipici di insegnanti e genitori):
- guida dominante: (l'insegnante) decide tutto, il bambino non ha autonomia.
- guida antiautoritaria (lassista): autonomia del bambino, senza punti di riferimento.
- guida autorevole (democratica): prende le decisioni insieme agli allievi, autonomi con un punto di      riferimento.

Come deve essere un buon insegnante secondo                                        i genitori ??? 


 1) Senso dell'umorismo: è una qualità importante al fine di coinvolgere gli studenti a scuola, sdrammatizzare tensioni e rendere le lezioni più avvincenti, o addirittura memorabili.
2) Lavoro di squadra: mai perdere di vista che non si è allievi contro insegnanti, ma una squadra che persegue un obiettivo comune, l’apprendimento.
3) Passione: una persona che non riesce solo a motivare gli studenti ad imparare, ma ad insegnare loro COME imparare, trasmettendo un metodo valido e significativo che costituisce un’eredità preziosa anche per gli studi successivi.
4) Sensibilità: il compito dell’insegnante è quindi saper scoprire e valorizzare le potenzialità di ognuno, permettendogli di spiccare in armonia con gli altri.
5)Equilibrio: l'insegnante ideale sa trovare l’equilibrio perfetto tra autorevolezza e flessibilità. 
6)Ascolto e reattività: al di là di programmi e nozioni, un buon rapporto con l’insegnante passa attraverso allo sviluppo e alla cura della comunicazione, e il massimo rispetto da entrambe le parti.
7)Professionalità: l'atteggiamento professionale è spesso ciò che fa la differenza, perché raramente quelli che vogliono solo fare “i simpatici” senza sostanza riescono a guadagnare il rispetto richiesto dal loro ruolo.


E secondo gli alunni ????



1) Rispetto da parte dell'insegnante
2) Entusiasmo per contagiare gli alunni
3) Tutti sono uguali, niente preferenze
4) Confronto con gli alunni
5) Interessarsi e aiutare gli alunni.
6) I primi a rispettare le regole devono essere gli insegnanti per dare il buon esempio,                solo così possono pretendere altrettanto dagli alunni.
7) Avere una buona autostima
8) Approfondire ogni tanto sui concetti e metodi
9) Costruire la lezione insieme agli alunni, però non mettere da parte troppo la lezione               classica, frontale.
10) Essere preparati e guadagnarsi la fiducia.

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