domenica 25 marzo 2018

L'organizzazione scolastica romana

L'ellenizzazione dell'educazione si manifesta in molti aspetti. I Romani imparano il greco, nell'educazione sono coinvolti schiavi greci come pedagoghi.
L'organizzazione scolastica romana è simile al mos maiorum, ma c'è anche la letteratura molto importante. Il mito di Eneide collega i due mondi: quello romano e quello greco.
L'Eneide (in latinoÆneis) è un poema epico della cultura latina scritto dal poeta Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 19 a.C., che narra la leggendaria storia dell'eroe troiano Enea, che è una figura già presente nelle leggende e nella mitologia greca e romana, e compare spesso anche nell'Iliade;


Eneide

L'istruzione primaria, o lududs litterarius, comincia a 7 anni. Il magister o litterator insegna a leggere e scrivere. L'insegnamento del calcolo viene impartito usando sassolino e e inoltre, da un altro insegnante, il calculator. 



Calculi

Il livello di istruzione è molto basso. L'insegnamento è impartito in locali poco idonei attraverso un metodo ripetitivo-mnemonico e coercitivo, ovvero costrittivo e un frequente ricorso alle punizioni corporali. Per esempio, il poeta latino Orazio ricorda il suo maestro di grammatica come un uomo "manesco" (plagosus).
Le punizioni corporali sono inflitte con la ferula, cioè una canna con nodi di legno, e la scutica o la virga, cioè fruste di strisce di cuoio più o meno larghe.




Ferula
Gli studenti imparano l'alfabeto ripetendo i fonemi e collegandoli alla forma grafica corrispondente, riprodotta su tavolette di cera. Inizialmente, si impara a ricalcare le lettere e al termine di questo ciclo scolastico gli studenti sanno appena leggere e scrivere.


All'istruzione secondaria (12-15 anni) accedono solo i ragazzi provenienti da famiglie aristocratiche, che frequentano per 3 anni le lezioni di un grammaticus.
Le materie di insegnamento sono quelle della scuola ellenistica: grammatica, logica, retorica, musica, astronomia, geometria, aritmetica ( le sette arti liberali), a cui si aggiungono architettura e medicina.
Le arti liberali si suddividono in arti del trivio e del quadrivio.

Arti del Trivio e del Quadrivio

Arti del Trivio (artes sermocinales):
Arti del Quadrivio (artes reales):


Per quanto riguarda lo studio della poesia, Virgilio ha presso i Romani l'importanza che Omero aveva presso i Greci.

Virgilio

L'insegnamento segue una sequenza precisa. Dopo aver letto e spiegato il testo (praelectio), il maestro compie un'analisi estetica (enarratio) che riguarda sia la forma sia i contenuti. Oltre a quelle di Virgilio, gli studenti leggono le opere di Terenzio, Sallustio, Livio, Cicerone.
Anche in questo ciclo lo studio è prevalentemente mnemonico e lo scopo di questa istruzione è quello di avviare all'arte dell'eloquenza, ovvero di diventare eloquente, si parla, quindi, di una persona che sa parlare bene e che ha un linguaggio forbito.


L'istruzione superiore viene impartita nelle scuole di retorica, che vengono poi impostate secondo le indicazioni fornite da Cicerone nel De oratore: l'insegnamento di retorica, ovvero il magister discendi o rhetor, deve essere un professionista della parola, ma anche un esempio morale. Rifacendosi nella teoria e nella pratica al modello greco, egli guida gli allievi alla composizione di testi che devono essere recitati (declamationes). Con le opere di Cicerone, come il De oratore e il De inventione, gli allievi devono essere capaci di eseguire due tipi di esercizi: le controversiae, nelle quali due personaggi sostengono tesi opposte  (deriva dai sofisti), e le suasoriae, l'arte della persuasione, del dissuadere, del persuadere: per esempio, ad Alessandro Magno che si chiede se entrare a Babilonia nonostante gli oracoli esprimano un parere contrario.
Lo scopo delle scuole di retorica è quello di preparare un cittadino che possa intervenire nella vita politica o intraprendere la carriera forense il linguaggio tecnico della pratica giudiziaria, diventando avvocato: in un caso e nell'altro l'oratore deve essere capace di persuadere attraverso pubblici dibattici.




Nonostante il riferimento a Cicerone, queste scuole finiscono per privilegiare le competenze tecniche.



A Roma viene curata anche l'istruzione tecnico-professionale. A questo scopo, viene aperto, presso le abitazioni di famiglie aristocratiche, il pedagogium, nel quale schiavi, liberti, ma anche artigiani liberi, ricevono una formazione professionale specializzata. L'insegnamento viene impartito da maestri i quali sono a loro volta istruiti in collégia o corpora (corporazioni).


Nessun commento:

Posta un commento