sabato 24 febbraio 2018

Socrate: la forza del dialogo

A differenza dei sofisti, Socrate non è un maestro delle arti del discorso, anche se ne fa uso.
Socrate dedica la sua vita alla filosofia: ai suoi allievi non trasmette un insegnamento tecnico, ma morale, per il quale non chiede un compenso.
Socrate insegna ai suoi interlocutori che molte loro convinzioni sono solo opinioni infondate e li induce alla continua ricerca della verità...
Egli stesso è impegnato in questa ricerca, perché l'unica certezza che possiede è quella della propria ignoranza: "io so di non sapere".
La strategia adottata da Socrate è complessa e assume l'aspetto di un vero e proprio metodo.


Socrate ed allievi

 Dialogo socratico:

  1. sequenza di domande ( finge di rinforzare la tesi dell'interlocutore)
  2. ironia (lì si capisce che Socrate non è dalla parte degli allievi)
  3. altre domande (quindi, ci sono 2 livelli)
Questa confutazione apre la strada a un'autentica ricerca della verità. 

Socrate induce chi dialoga con lui a fornire egli stesso una risposta alla domanda iniziale.
Questo aspetto del metodo socratico è chiamato maieutica, un termine che in greco indica l'arte della levatrice. Socrate infatti paragona la propria attività a quella di sua madre, che era una lavatrice (=ostetrica): come la madre aiuta le donne a partorire corpi, così Socrate aiuta le menti a partorire idee. Egli si proclama ignorante, con un atteggiamento che viene definito ironia socratica:
l'ironia sta proprio nel proclamarsi "ignorante" da parte di Socrate e nel considerare l'interlocutore "sapiente", per poi "smascherarlo".
Metodo e scopi distinguono Socrate dai sofisti.
  • A Socrate non interessa la retorica, ma piuttosto la dialettica, come serrato dialogo, guidato dalla ragione.
  • Socrate vorrebbe approdare alla definizione dei concetti di bene e giustizia.
  • Per Socrate la virtù non è insegnabile dall'esterno, ma viene appresa attraverso una ricerca interiore


Proprio per questa ricerca interiore, Socrate è considerato lo scopritore dell'anima come coscienza.
I veri valori, per Socrate, non sono i beni esteriori, come ricchezza, fama o bellezza; i valori da coltivare sono quelli dell'anima: la conoscenza. E' in questo modo, che l'essere umano ottiene la libertà e la felicità.

Secondo Socrate infatti tutti gli uomini agiscono in vista della felicità, , compiendo ciò che ritengono essere il bene, ma spesso per ignoranza scelgono il male al posto del bene.
La posizione di Socrate prende il nome di ottimismo etico, ed è stata ritenuta intellettualistica, perché si affida alla ragione e alla conoscenza..
Socrate inaugura la grande stagione filosofica ateniese che proseguirà con Platone (suo allievo) e Aristotele. Ma oltre che il primo dei grandi filosofi greci, Socrate è anche uno dei più grandi educatori. 




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