martedì 22 maggio 2018

La scuola nell'islam

Oltre al Corano, l'educazione islamica si richiama alla Sunna (i Detti), un testo che riporta parole e azioni di Maometto.





Il credente nell'islam infatti ha il dovere sia di istruirsi sia di istruire. L'istruzione si articola in tre livelli.

Istruzione primaria: nella scuola coranica elementare si cura, a partire dal quinto anno d'età, l'educazione dei maschi, inizialmente nelle moschee finché non vengono creati locali appositi.


Abu Dhabi
                  Capitale degli Emirati Arabi Uniti

 Tale istruzione è basata innanzitutto sulla memorizzazione dei versetti del Corano, per cui diventa fondamentale la mnemotecnica (arte della memoria); la conoscenza della lingua araba, in cui è redatto il libro sacro, è indispensabile anche presso quei popoli non arabi che si convertono all'islam. Insieme alla grammatica viene insegnato in queste scuole anche il calcolo e il bambino viene introdotto alla conoscenza delle tradizioni.

Istruzione secondaria: indica il momento, in cui gli alunni, a partire dai 14 anni, acquisiscono abilità manuali e competenze specifiche per la professione futura in ambiti come letteratura, predicazione, medicina, geometria, commercio, artigianato ecc.

Istruzione superiore: riservata ai maschi appartenenti ai ceti alti, dapprima è impartita nella moschea e poi nella madrasa (la prima sorge a Baghdad, Iraq), un collegio nel quale convivono studenti e insegnati retribuiti dallo Stato.



Le discipline principali sono la teologia e la scienza coranica: in funzione della lettura e interpretazione del testo sacro, si studiano anche filologia, metrica, retorica e logica. E' inoltre necessario conoscere le tradizioni e il calendario liturgico dei più importanti avvenimenti e funzioni religiose. Gli studenti vengono introdotti anche alla conoscenza del sufismo, una corrente ascetica che prende il nome da un gruppo di compagni del profeta Maometto, vestiti solo di una lunga tunica di lana (Suf). Nel corpus degli studi rientrano anche architettura e calligrafia.


Calligrafia araba 

L'arte calligrafica araba è l'arte di scrivere in maniera codificata ed esteticamente ricercata usando l'alfabeto arabo o alfabeti di sua derivazione (persiano, turco osmanli, ecc.). L'arte della calligrafia è particolarmente considerata nell'Islam, ed è per questo che alcuni usano parlare anche di calligrafia islamica. Non bisogna però dimenticare che, se la scrittura è stata un mezzo importante per la preservazione e la diffusione del Corano, la calligrafia araba ha storicamente trovato vasto uso anche in ambiti non strettamente religiosi, come ad esempio l'elaborazione di sigle calligrafiche per usi di cancelleria.




La firma stilizzata (tughra) del sultanoMaḥmūd II dell'Impero ottomano fu scritta in un intreccio calligrafico particolare. Il testo dice: Maḥmūd Khān, figlio di ʿAbd al-Ḥamīd, il Sempre Vittorioso.






Inizialmente l'insegnamento nella madrasa era riservato alle "scienze religiose", ma ha poi anche incluso le "scienze profane", come matematica e filosofia, e in alcune anche storia, politica, etica, musica, medicina, chimica, astronomia

Nell'ordinamento degli ambiti di studio esiste una scala gerarchica che, dal livello più basso a quello più alto, prevede le scienze tecniche e le arti. A un gradino intermedio si collocano le scienze filosofiche, che comprendono filosofia, logica, scienze economico-sociali e scienze naturali; il vertice del sapere è costituito dalle scienze coraniche, che includono anche grammatica e competenze esegetiche, relative cioè all'interpretazione del testo sacro. 

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